<<È una fiaba con giocattoli e avventure che sembrano corse al luna park, che attira in un mondo grazioso, però poiall’improvviso mostra la visione cruda dell’annientamento. Soldatino e ballerina finiscono bruciati, tra la cenere di loro resta solo un grumo di piombo ed un lustrino annerito. Solo materia.
La storia è raccontata in termini di fenomeni naturali: colpi di vento, combinazioni, capricci. Niente fate o omini misteriosi, niente leprotti marini o chissà quali animali sorprendenti, niente pentolini o altri oggetti magici. Viene considerato solo ciò che è materialmente tangibile, la fiaba vuol essere razionale, nulla di fatato, la realtà è quella che è e se non ci sono vie d’uscita non ci sono concessioni al prodigioso.
Ma la pretesa di razionalità è sbilanciata e imparziale, non è ammesso il soprannaturale amico, ma quello cattivo sì.
La fiaba insinua il sospetto di una regia occulta, di una volontà potente e malvagia alla guida del caso. Insiste che le disgrazie del soldatino siano volute dal troll, un giocattolo a molla che sta nella tabacchiera.
La fiaba insinua il sospetto di una regia occulta, di una volontà potente e malvagia alla guida del caso. Insiste che le disgrazie del soldatino siano volute dal troll, un giocattolo a molla che sta nella tabacchiera.
La prima notte, vedendo il soldatino guardare la ballerina, il troll dice: “Smettila di guardare gli altri!”poi “Aspetta domani e vedrai!”.
L’indomani, quando il soldatino cade dalla finestra, la fiaba commenta: “non so se fu il troll o una folata di vento”.
Il soldatino trascinato dall’acqua pensa: "Sì, tutta colpa del troll!”.
E alla fine la fiaba dice che un bambino getta nel fuoco il soldatino “proprio senza alcun motivo, sicuramente era colpa del troll della tabacchiera”.
Razionalmente nulla prova che il troll influenzi gli eventi, potrebbe trattarsi solo di suggestione, ma la fiaba non se ne accorge.
Con la pretesa della razionalità la fiaba apre una breccia in cui deposita l’idea dell’occulto insensato,inesorabile, malvagio.>>
Con la pretesa della razionalità la fiaba apre una breccia in cui deposita l’idea dell’occulto insensato,inesorabile, malvagio.>>
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Marilena.