Esattamente 200 anni fa usciva la prima raccolta di fiabe
dei fratelli Grimm.
Non ve ne frega niente vero?
Chi sa che tengo un blog dedicato alle fiabe mi chiede “Cosa
lo fai a fare?”
Chi mi conosce come docente d'informatica non capisce questa stramberia. Chi mi conosce per via delle ricette preferirebbe mi dedicassi di più a quelle.
E chi capita qui alla ricerca di qualcosa per i bambini, rimane perplesso. Ma come? etica una fiaba come "le tre filatrici" e pericolose quelle di Andersen?
Più di una persona si vanta : "Non c'è pericolo, io a mio figlio non le ho mai raccontate. Anzi non le conosco nemmeno!"
Ma avete idea di cosa significhi?
Avete idea di cosa c’è nelle fiabe?!
Avete idea del danno che vien fatto alterando le fiabe? addolcendole? trasformandole in stupidaggini?
Possibile che non ci si renda conto di quanto siano importanti!
Ma non quelle sdolcinate, quelle sono allo stesso livello di un programma tv con storielle d'amore da poco.
Nelle fiabe c'è qualcosa che ha passato i secoli, i millenni. Conoscenze, saggezza, ma non di tipo superficiale, non banalità, non perbenismo.
Sto cercando in tutti i modi di parlarne, perché il rischio di perdere le fiabe adesso c'è.
C'è perché nessuno sa cosa sono, nessuno s'interessa, nessuno ci fa caso.
Brava, anzi bravissima, Marilena!
RispondiEliminaLa tradizione delle fiabe è molto importante.
E le storie raccontate fanno parte di una tradizione antica.
Concordo con te: non dobbiamo perderla.
Altro che televisione!
Sono arrivata qui, non so come. Ma mi sono messa tra i tuoi lettori.
Complimenti vivissimi per il tuo blog e Buon Natale!
Lara
Grazie Lara!!!! non sai che gioia mi da il tuo commento.
RispondiEliminaBuon Natale